sabato 16 gennaio 2016

¡UN PASTO DIVERSO!

© Google immagini
Salve a tutti ragazzi,
È la prima volta che pubblico una recensione scritta da me sul blog, non c'è un motivo particolare... probabilmente aspettavo solamente il momento adatto e quindi, una volta aperto il discorso sul cibo, penso che il momento adatto sia proprio arrivato! In ogni caso, penso sia chiaro l'argomento che andiamo a trattare oggi, meglio cominciare da subito...


A cosa pensereste se vi dicessi di riflettere per un secondo ad un ipotetico pasto nell'antica Roma? Pranzi e cene interminabili e tavole con sfarzosi banchetti e mense affollate stracolme di persone... carne, carne, carne.
Insomma, ammettiamolo: questa è la solita immagine che spunta nel nostro cervello. Io prima d'ora non avevo mai approfondito l'argomento eppure questo è ciò che ho sempre pensato, forse a causa delle diffuse  leggende classiciste.  In ogni caso partiamo senza presupposti, anche perché non era sempre così e non per tutti.
Salvo alcuni ricevimenti particolari, la stragrande maggioranza dei romani mangiava normalmente  attorno ad un tavolo. I romani dividevano la loro alimentazione in tre pasti giornalieri. Non erano soliti a dedicare molta attenzione ai primi due e molto spesso ne abolivano anche uno...
La cena era un pasto importante: essa durava di più degli altri due, però terminava sempre prima che arrivasse notte fonda (fatta eccezione per i grandi banchetti che duravano anche fino all'alba).
Loro si nutrivano principalmente di cereali, e non di certo quelli che mangiamo noi oggi. Parliamo di orzo, farro, grano ed altri tipi di cereali non lavorati. Mangiavano tanti legumi, frutta, verdura, formaggi, uova e talvolta pesce e carne. Analizziamoli in modo schematico:
-la carne. Principalmente di manzo o di maiale, la carne veniva bollita o arrostita, delle volte anche affumicata. La razione di carne giornaliera era di circa 160 g.
-le verdure. Consistevano principalmente in legumi, o in caso di necessità, in erbe e radici. Era notevole, inoltre, la consumazione di aglio e cipolle. La razione giornaliera si aggira intorno ai 40-50 g.
-il formaggio e l'olio d'oliva. Ricavato dalle mucche, il formaggio aveva il vantaggio di poter essere conservato a lungo anche nei campi militari dai soldati. Per l'olio invece, sappiamo che i suoi utilizzi oltrepassavano quelli di semplice condimento per arrivare ad un utilizzo come elemento curativo per le pelli.
-la frutta. Mele, pere, ciliegie, uva, noci, castagne e fichi. Fresca o secca che fosse, era utilizzata soprattutto in ambito militare.
Ad accompagnare quasi tutti i pasti c'era il pane, simile a quello che abbiamo noi oggi nelle nostre tavole, ma non del tutto: ci sono molti ingredienti di cui noi facciamo uso, che a quei tempi ancora non esistevano. Per preparare il pane, infatti, amalgamavano acqua, grano macinato fino a diventare farina e (al posto del lievito che usiamo noi oggi) uva.
I romani erano soliti insaporire quasi tutti i pasti con il GARUM, una salsa liquida a base di interiora di pesce sotto sale ed erbe aromatiche. Ne esistevano numerose varianti, a seconda del tipo di pesce o del periodo di maturazione.
Per tutti il pasto principale era dunque la cena. Per non parlare poi dello stragrande utilizzo di vino…
Anche qui ci sono delle diversità, ma è ciò che più piace a noi ragazzi di questa classe.
Esso doveva, bene o male, consistere in un liquido più che denso, fermentato con diverse qualità di uve. Era tipico allungarlo con dell'acqua e successivamente insaporirlo addirittura con cannella e spezie varie.
Poi lo addolcivano con il miele…
Beh, quest'ultimo ingrediente era ciò che più usavano a mio parere, ma era concepibile vista la mancanza di zucchero.
Non volendomi dilungare ancora molto, voglio trattare l'ultimo argomento, che tra l'altro è quello che mi ha sbalordito un po'.
Sapete di cosa si nutrivano i gladiatori?
Non potreste immaginarlo o, almeno io, non l'avrei mai pensato. Loro erano vegetariani! Ho fatto delle ricerche e si dice che dalle ossa ritrovate in tombe di gladiatori traci si possa confermare quest'ipotesi.
Non si sa bene il motivo.
Insomma, loro erano spesso schiavi, erano destinati alla morte, e quindi è probabile che sia questo il motivo. La carne costava molto infatti. Ma i Romani potrebbero anche aver capito prima di noi che mangiare troppa carne rossa fa male e che quindi, essendo comunque i gladiatori degli "sportivi", la carne non era un alimento loro consigliato. In ogni caso facevano utilizzo, prima delle lotte, di bevande simili alle odierne bevande energetiche.
Cosa penso io di tutto ciò?
Se avessi vissuto in quel periodo, penso che tutti i pasti che ora considero "strani" sarebbero stati parte della mia normalità. Alcune cose mi sarebbero piaciute, altre meno, ma avrei mangiato comunque tutto. Penso che mi sarebbe piaciuto vivere in quell'epoca, anche se non posso sapere in pieno come sarebbe stato. Mi attengo alle sensazioni che provo anche quando vengo a conoscenza di simili abitudini da loro praticate.
Voi cosa ne pensate?

                                                            |---->Lol.

LP