sabato 27 agosto 2016

La frontiera è l'inizio di nuove realtà

Salve a tutti, ragazzi!

È inutile dire che ormai le vacanze estive sono giunte quasi al termine ed io quest’anno porto con me un’esperienza che voglio condividere con voi… una vacanza oltre il confine!
Ebbene sì… io, la mia famiglia e alcuni amici abbiamo scelto come meta per trascorrere le vacanze la Croazia.
In realtà, dopo aver preso questa decisione, io non ero molto soddisfatto perché per me era la prima volta che varcavo la frontiera d’estate e sinceramente ero anche un po’ timoroso di quello che poteva esserci “al di là del confine” .
In realtà sono già stato all’estero, ho vissuto realtà, culture diverse dalle mie, ma ho sempre visto la frontiera come “la fine della terra”… un po’ come gli uomini antichi che vedevano l’avventurarsi oltre la frontiera come l’andare al di là della superstizione, contro il volere degli dei, oltre il giusto e il consentito. Insomma vedevo il varcare il confine come uscire dallo spazio familiare della mia terra, per entrare in quello dell’incertezza.
Comunque, arrivato il tanto atteso giorno della partenza, cominciamo questo lungo viaggio in macchina che ci ha portato fino in Croazia, a Novi precisamente (che non è la città dove si produce la cioccolata!), cittadina di cui io non conoscevo neanche l’esistenza e che non conta più di un paio di migliaia di abitanti.
Vi confesso però che, al contrario di ogni mia aspettativa, la città era molto carina e ben organizzata così come il villaggio dove siamo stati, ubicato direttamente sul mare…
Ma c’è un elemento che più di tutti ha catturato la mia attenzione fin dall’inizio: il paesaggio.
Credetemi… non ho mai visto niente del genere! Le montagne, alte e imponenti, che con il loro verde acceso si sposavano a pennello col blu cristallino del cielo; quel sole di un giallo vivo che ogni giorno picchiava più forte e riscaldava il mare “verde acqua”, colore che nella mia vita ho visto solo da bambino sulle scatole dei pastelli Giotto. Tutte quelle melodie naturali come il fruscio del venticello leggero, il rumore del mare, il volo degli uccelli puntualmente mi trasportavano in un universo di tranquillità di cui io non potevo fare a meno in tutte le ore della giornata .
Giunto il termine inesorabile delle due settimane, a malincuore abbiamo lasciato il villaggio, e ad essere sincero non ci avrei mai giurato… ma devo dire che mi sono ricreduto. Infatti ho capito che la frontiera non è la fine della terra, anzi è l’inizio di nuove realtà, di “nuova vita” tutta da scoprire…

A presto,
SF




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